International Academy of Italian Facial Reflexology
Accademia Internazionale di Riflessologia Facciale Italiana
LA RIFLESSOLOGIA FACCIALE VIETNAMITA ... IN ITALIA
Viene effettuata con gli strumenti disegnati dal professore e con le mani
Viene eseguita per zone prestabilite alla ricerca del punto personale inerente al blocco energetico
Vengono utilizzati strumenti non invasivi sul volto, la testa e sul corpo, si prediligono le mani soprattutto sul corpo
La modalità di esecuzione è rapida se interveniamo in pronto soccorso, è della durata di 30 o 60 minuti se interveniamo in modalità terapeutica
Viene eseguita in piedi o seduti in pronto soccorso e sul lettino, sdraiati, in tutti gli altri casi
Le parti vengono stimolate, scaldate attraverso moxibustione, lavorate con le mani, rullate con gli strumenti
Vengono applicati dei cerotti a lento rilascio sui punti personali trovati attraverso la stimolazione delle zone
Le terapie hanno una durata massima di 60 minuti, tutto incluso
Vengono dati consigli sul proseguimento della tecnica, in modo che il ricevente possa continuare la terapia da solo
Il contatto energetico di una mano madre è presente durante tutto il trattamento
Vengono tolti orologi e metalli durante il trattamento
La stimolazione delle zone e dei punti specifici, cosi detti interessanti, o delle microzone non deve essere dolenti … mai
Nel corso dei 20 anni siamo diventati grandi maestri della tecnica eseguita in questa modalità e al contempo amiamo riceverla nella modalità in cui viene eseguita perchè sappiamo che il riequilibrio energetico non deve mai passare dal dolore, se il corpo dovesse sentire dolore innalzerebbe una barriera di difesa che non consentirebbe in nessun modo un riequilibrio circolatorio libero. Per noi occidentali la cura non passa attraverso il dolore.
La tecnica è perfetta per noi in questa modalità e nel corso degli anni con migliaia di riceventi trattati sappiamo eseguirla ed insegnarla alla perfezione. Noi occidentali non siamo in grado ne di eseguirla come loro e neppure di riceverla in quanto troppo breve e dolorosa.
Chi si ostina a trasmetterla in modalità vietnamita e vive da questa parte del mondo non ha capito cosa si intende per medicina complementare, non rispetta i canoni che arrivano dalla medicina olistica orientale, non mette in moto il riequilibrio energetico a cui il corpo mira per sbloccare il sintomo esistente, non usa la lingua locale che dice che la cura non passa dal dolore,non sta trattando la popolazione per cui la tecnica è nata, quindi si rivolge a persone con un DNA d’origine, una alimentazione, una filosofia, una medicina popolare assolutamente differente, insomma non la onora.